Oggi Arsene Wenger ha parlato (e difeso) la politica dell’Arsenal sulla provenienza dei giocatori. Spesso al gente si riempie la bocca di belle frasi, di “siamo tutti fratellI”, facciamo parte “tutti di quest’europa” e tutte quelle frasi belle e fatte che sentiamo in Tv, leggiamo sui giornali, e usiamo dire quando siamo a discutere con gli amici. Ma poi (nella realta’) la gente e’ piu’ amante degli steccati, delle barriere e vuoel differenze. Vuole lontano da se “lo straniero” e questo e’ sia il cittadino della nazione confinante che (spesso....) anche il cittadino della provincia vicino alla tua. Ma la gente si crea dei confini in testa spesso fantasiosi e trova giustificazioni varie a seconda dell’argomento.
In pratica non ha una reale posizione, ma ne ha decine, centinaia, migliaia. Vale in tutti i campi della vita e gli esempi potrebbero essere milioni, ma qua parliamo di calcio e di “stranieri nel calcio” devo parlare. Chi sono gli “stranieri” che giocano nel Milan o nell’Arsenal sarebbe gia’ un bel punto di partenza. Sono stranieri i francesi? Lo sono i tedeschi? Gli Argentini? I Brasiliani?
15 anni fa i francesi erano “stranieri”, cosi come gli olandesi o gli inglesi…. Ma poi si e’ fatta una cosa chiamata Communita’ Europea… come dice la stessa parola e’ una Commmunita’. Cioe’ un insieme di persone che hanno gli stessi interessi e le stesse regole. Non devono avere altre cose in comune, non importa la religione o la razza, non ha senso per cosa votano o cosa mangiano. Neppure in un paesino di 1000 abitanti si e’ tutti uguali, quindi su queste basi si e’ deciso che io come italiano possa vivere o lavorare in Inghilterra senza alcun permesso e possa avere tutti gli identici servizi di uno che a Londra ci e’ nato. Stessa cosa vale per uno di Londra che puo’ andare in Sardegna e decidere cosa fare in assoluta liberta’.
Se tutto questo e’ chiaro per il lavoro del meccanico, per il Chirurgo, il cantante o il bancario, meno lo e’ per chi gioca a pallone.
Purtroppo nel calcio si usano ancora le bandiere per dividere le squadre nazionali e questo e’ “il tempo” in cui sembra che 7 partite di calcio ogni 4 anni siano piu’ importanti e basilari di 60-65 partite di calcio all’anno.
Da alcuni anni i giocatori possono muoversi in tutte le nazioni europee senza limiti, un bel passo avanti culturalmente e civilmente, ma ora “al Mondo del calcio” da fastidio tutto questo. Ora “disturba”. In particolare disturba a quelle persone che hanno una certa limitatezza culturale e di visione aperta del Mondo. Inutile girarci attorno…e’ semplicemente cosi.
Si mascherano le aperture mentali in mille modi, ma quando arriva l’argomento calcio si scoprono molti problemi di fondo nel modo di ragionare delle persone.
Oggi Arsene Wenger e’ dovuto tornare sull’argomento, perche’ una certa stampa tendente al nazionalismo ha detto o fatto intendere che la nazionale di calcio ha fallito perche’ ci sono troppi stranieri nelle squadre della Premier.
Detta cosi e’ una classica sparata da Bar che si puo’ contrastare in ogni singolo punto. Sorprende anche che bisogni discuterne talmente e’ evidente la stupidata detta.
Prendiamo proprio la Premier League, la stampa (intendo "quella stampa"...) e’ felice che la lega sia la migliore e la piu’ ricca al Mondo, ma al tempo stesso vuole meno stranieri, ed e’ ovvio che se cosi fosse sarebbe una Lega di calcio media, come lo e’ quella italiana, ad esempio. Che ha perso il suo appeal nel mondo ed e’ diventata per cause di forza maggiore (non per disegno politico o strategico ) un campionato piu’ vicino alla Serie C di 20 anni fa che ad altro.
Ma se Spagna, Inghilterra ed ora anche Germania, vogliono un campionato ricco, interessante e con i migliori giocatori al Mondo ogni settimana in campo, non possono fare un ragionamento stupido come quello che porta avanti Platini.
Per dirla alla Wenger "For me it doesn't make any difference where people come from,” ha detto. "You cannot want the most popular league in the world and have everybody come from one country. It doesn't work like that. That would be miraculous. "You can close your eyes and not want any competition or you can open your eyes and say 'we have the best players in the world here' let us produce players of that quality. "In this situation we have a bunch of people who just want to shut their eyes and say let us come back within ourselves".
Inoltre ha aggiunto che quando in una Nazione hai tutti questi talenti e grandi giocatori, a lungo termine ne trai vantaggi enormi. Ed infatti (al momento) le nazionali Under21, 19, 17..inglesi e spagnole, sono tra le piu forti in Europa… invece quasi non esistono quelle italiane della stessa categoria, perfino la “famosa Under21” Italiana non tiene piu’ il passo come una volta. Se poi l’Italia ha vinto l’ultimo Mondiale non vuol dire che e’ ha i giocatori piu;’ forti al Mondo, ma che in quelle 7 partite ha giocato meglio di altri. O che i suoi giocatori si sono impegnati di piu’ o che avevano maggiore interesse a farlo, che hanno avuto piu;’ fortuna di altri, etc etc… ogni volta che si vince e’ cosi e sempre cosi sara’.
Ma sacrificare tutta la bellezza di un campionato di calcio, questo inglese ma anche quello degli altre Nazioni, per sette partite ogni 4 anni mi pare decisamente stupido e inutile. Per giunta non c’e’ mai stato nessun nesso tra campionato interessante e nazionale forte, altrimenti non si spiegherebbero i risultati di nazioni come Francia, Brasile, Argentina, Portogallo, giusto per fare alcuni esempi…
Ma per chiudere questa lunga discussione lascio al parola a Arsene Wneger che ha detto: feel England are going the right way to produce good young players. "If you become the best players in the world there is no problem with foreign players."
Purtroppo non e’ facile essere gestiti da persone preparate ed intelligenti come Wenger in un Mondo del calcio dove non ha mai regnato la cultura e dove le persone considerate migliori sono I “furbi”, sia tra dirigenti che tra giocatori.
Ad ogni modo andiamo avanti per la nostra strada e sentire o leggere di gente che parla di Pendant o altri che non abbiamo piu’ in squadra perche’ “inglesi”, dico che farebbero bene a cambiare sport per passare il tempo, perche’ nessuno (ma nessuno nessuno) dei giocatori che Wenger ha in squadra, vale almeno il doppio dei giocatori venduti… forse solo uno potevamo tenere, Bentley, che sarebbe stato, comunque, uan buona riserva e null’altro. Quando gli inglesi buoni c’erano noi li avevamo e degli attuali in nazionale ne vorrei solo due: Rooney e Gerrard, anche se a quei costi mi tengo quelli che ho, che tra l’altro Adebayor/Van Persie non sono inferiori a Rooney e molti si dimenticano che fino a 5 mesi fa c’era un certo Henry davanti.
Certo sarebbe buffo avere la possibilita; di prendere Kaka’ ma dire: “no, grazie, voglio sia inglese al 100%....”, manco fosse un pezzo di Manzo o una Verdura.
Un giorno o l’altro mi attendo che diranno a Bruce Springsteen che potra’ suonare nel territorio italiano ( o francese, o inglese..) solo se nella E-street band ha almeno due “orginari del luogo” e che alla radio devi suonare almeno il 40% delle canzoni locali..(come? Questo in alcuni Paesi c’e’ gia’? ahahahhah…)
In pratica non ha una reale posizione, ma ne ha decine, centinaia, migliaia. Vale in tutti i campi della vita e gli esempi potrebbero essere milioni, ma qua parliamo di calcio e di “stranieri nel calcio” devo parlare. Chi sono gli “stranieri” che giocano nel Milan o nell’Arsenal sarebbe gia’ un bel punto di partenza. Sono stranieri i francesi? Lo sono i tedeschi? Gli Argentini? I Brasiliani?
15 anni fa i francesi erano “stranieri”, cosi come gli olandesi o gli inglesi…. Ma poi si e’ fatta una cosa chiamata Communita’ Europea… come dice la stessa parola e’ una Commmunita’. Cioe’ un insieme di persone che hanno gli stessi interessi e le stesse regole. Non devono avere altre cose in comune, non importa la religione o la razza, non ha senso per cosa votano o cosa mangiano. Neppure in un paesino di 1000 abitanti si e’ tutti uguali, quindi su queste basi si e’ deciso che io come italiano possa vivere o lavorare in Inghilterra senza alcun permesso e possa avere tutti gli identici servizi di uno che a Londra ci e’ nato. Stessa cosa vale per uno di Londra che puo’ andare in Sardegna e decidere cosa fare in assoluta liberta’.
Se tutto questo e’ chiaro per il lavoro del meccanico, per il Chirurgo, il cantante o il bancario, meno lo e’ per chi gioca a pallone.
Purtroppo nel calcio si usano ancora le bandiere per dividere le squadre nazionali e questo e’ “il tempo” in cui sembra che 7 partite di calcio ogni 4 anni siano piu’ importanti e basilari di 60-65 partite di calcio all’anno.
Da alcuni anni i giocatori possono muoversi in tutte le nazioni europee senza limiti, un bel passo avanti culturalmente e civilmente, ma ora “al Mondo del calcio” da fastidio tutto questo. Ora “disturba”. In particolare disturba a quelle persone che hanno una certa limitatezza culturale e di visione aperta del Mondo. Inutile girarci attorno…e’ semplicemente cosi.
Si mascherano le aperture mentali in mille modi, ma quando arriva l’argomento calcio si scoprono molti problemi di fondo nel modo di ragionare delle persone.
Oggi Arsene Wenger e’ dovuto tornare sull’argomento, perche’ una certa stampa tendente al nazionalismo ha detto o fatto intendere che la nazionale di calcio ha fallito perche’ ci sono troppi stranieri nelle squadre della Premier.
Detta cosi e’ una classica sparata da Bar che si puo’ contrastare in ogni singolo punto. Sorprende anche che bisogni discuterne talmente e’ evidente la stupidata detta.
Prendiamo proprio la Premier League, la stampa (intendo "quella stampa"...) e’ felice che la lega sia la migliore e la piu’ ricca al Mondo, ma al tempo stesso vuole meno stranieri, ed e’ ovvio che se cosi fosse sarebbe una Lega di calcio media, come lo e’ quella italiana, ad esempio. Che ha perso il suo appeal nel mondo ed e’ diventata per cause di forza maggiore (non per disegno politico o strategico ) un campionato piu’ vicino alla Serie C di 20 anni fa che ad altro.
Ma se Spagna, Inghilterra ed ora anche Germania, vogliono un campionato ricco, interessante e con i migliori giocatori al Mondo ogni settimana in campo, non possono fare un ragionamento stupido come quello che porta avanti Platini.
Per dirla alla Wenger "For me it doesn't make any difference where people come from,” ha detto. "You cannot want the most popular league in the world and have everybody come from one country. It doesn't work like that. That would be miraculous. "You can close your eyes and not want any competition or you can open your eyes and say 'we have the best players in the world here' let us produce players of that quality. "In this situation we have a bunch of people who just want to shut their eyes and say let us come back within ourselves".
Inoltre ha aggiunto che quando in una Nazione hai tutti questi talenti e grandi giocatori, a lungo termine ne trai vantaggi enormi. Ed infatti (al momento) le nazionali Under21, 19, 17..inglesi e spagnole, sono tra le piu forti in Europa… invece quasi non esistono quelle italiane della stessa categoria, perfino la “famosa Under21” Italiana non tiene piu’ il passo come una volta. Se poi l’Italia ha vinto l’ultimo Mondiale non vuol dire che e’ ha i giocatori piu;’ forti al Mondo, ma che in quelle 7 partite ha giocato meglio di altri. O che i suoi giocatori si sono impegnati di piu’ o che avevano maggiore interesse a farlo, che hanno avuto piu;’ fortuna di altri, etc etc… ogni volta che si vince e’ cosi e sempre cosi sara’.
Ma sacrificare tutta la bellezza di un campionato di calcio, questo inglese ma anche quello degli altre Nazioni, per sette partite ogni 4 anni mi pare decisamente stupido e inutile. Per giunta non c’e’ mai stato nessun nesso tra campionato interessante e nazionale forte, altrimenti non si spiegherebbero i risultati di nazioni come Francia, Brasile, Argentina, Portogallo, giusto per fare alcuni esempi…
Ma per chiudere questa lunga discussione lascio al parola a Arsene Wneger che ha detto: feel England are going the right way to produce good young players. "If you become the best players in the world there is no problem with foreign players."
Purtroppo non e’ facile essere gestiti da persone preparate ed intelligenti come Wenger in un Mondo del calcio dove non ha mai regnato la cultura e dove le persone considerate migliori sono I “furbi”, sia tra dirigenti che tra giocatori.
Ad ogni modo andiamo avanti per la nostra strada e sentire o leggere di gente che parla di Pendant o altri che non abbiamo piu’ in squadra perche’ “inglesi”, dico che farebbero bene a cambiare sport per passare il tempo, perche’ nessuno (ma nessuno nessuno) dei giocatori che Wenger ha in squadra, vale almeno il doppio dei giocatori venduti… forse solo uno potevamo tenere, Bentley, che sarebbe stato, comunque, uan buona riserva e null’altro. Quando gli inglesi buoni c’erano noi li avevamo e degli attuali in nazionale ne vorrei solo due: Rooney e Gerrard, anche se a quei costi mi tengo quelli che ho, che tra l’altro Adebayor/Van Persie non sono inferiori a Rooney e molti si dimenticano che fino a 5 mesi fa c’era un certo Henry davanti.
Certo sarebbe buffo avere la possibilita; di prendere Kaka’ ma dire: “no, grazie, voglio sia inglese al 100%....”, manco fosse un pezzo di Manzo o una Verdura.
Un giorno o l’altro mi attendo che diranno a Bruce Springsteen che potra’ suonare nel territorio italiano ( o francese, o inglese..) solo se nella E-street band ha almeno due “orginari del luogo” e che alla radio devi suonare almeno il 40% delle canzoni locali..(come? Questo in alcuni Paesi c’e’ gia’? ahahahhah…)
3 comments:
Ildiscorso che hai fatto nn fa una grinza e condivido in pieno le tue parole. Prendi la serie a italiana molti giornalisti dicono ancora che è la più forte del mondo! Poi vedi gente andare all'estero ed è la riserva di una qualsiasi squadra di metà classifica, ti faccio pure i nomi: Maccarone, il Siena poggia ora sui suoi goal, al Boro nn giocava mai, Corradi, al Parma fa ancora la differenza, al City era sempre in tribuna, Rolando Bianchi, l'anno scorso sembrava un fuoriclasse, gente lo paragonava pure a Toni, quest'anno il City gli preferisce Samaras e Mpenza, Fiore in Italia sembrava un fenomeno, al Valencia nn giocava mai, Muntari, all'Udinese faceva la differenza a centrocampo, al Portsmouth gioca, ma nemmeno si sente, Riganò, al messina faceva sempre goal, in Spagna al Levante è scomparso, Tavano, se chiedete al valencia vi risponderà: chi? Doni, all'Atalanta èun fuoriclasse che segna ogni domenica, al Mallorca giocava pochissimo, l'unico che non sta deludento è Giuseppe Rossi al Villareal, ma quello è un fuoriclasse e già si sapeva.
Inoltre basta guardare una squadra come l'Inter in Italia che in 2 anni ha perso solo 1 partita, in Premier e nella Liga soffrirebbe tantissimo, e questo spiega perchè in Champions arriva max fino ai quarti.
Le nazionali di calcio, l'ho scritto anhce nel mio blog e lo continuerò a ripetere fino alla nausea, sono forti, nn se nel loro campionato giocano tanti "nazionali", ma solo se hanno una generazione forte di nazionali in quel momento. La Francia per anni nn ha mai fatto niente, poi sono nati, tutti in una volta i vari Henry, Trezeguet, Zidane, Thuram, Deschamps, Barthez, Petit, Pires, Wiltord, Vieira, Lebouef e allora sono diventati fortissimi; ma sono solo nati, nn è che la Ligue one ha fatto una politica che favorisse i giocatori nazionali, e allora il Brasile? Chi lo conosce il campionato brasiliano? Se un giocatore è forte gioca sempre, che sia nazionale o no, che senso avrebbe favorire un campionato dove ci sono più giocatori nazionali, ma cn un livello bassissimo, poi se il livello è basso vuol dire che i nazionali son scarsi e anche in nazionale saranno scarsi e non vinceranno mai niente....
Io spero che quei buffoni di Platini e blatter nn facciano qualche stupidata, tipo limitazione degli stranieri, e già uno scandalo che calciatori africani, sudamenricani o rumeni vengano considerati exstracomunitari!
Per come la vedo io non credo Platini possa limitare il numero di giocatori europei in uan squadra. Se impongono una regola dove si dice che almeno 3 devono essere locali, credo che su "quella parola locali" si possa impugnare qualunque localita' dentro l'Europa.
Inoltre molti dimenticano perche' squadre come l'Arsenal hanno molti stranieri, e il motivo sono spesso anche i costi. Perche' da una parte invitano a rispoarmiare e contenere i costi, poi dall'altra ti accusano se non spendi 16 milionid i sterline per uno come Bent solo perche' devi avere uno locale.
L'Arsenal ha il compito di fare una grande squadra cercando di contenere i costi. Ebbene raggiunge quello che deve raggiungere ed anziche' applaudirla viene criticata da gente come Platini che ne ha fatto oramai un emblema come Bin Landen per il terrorismo.
Io applaudo Wenger e la societa' quando vedo che raggiunge ottimi risultati e chiude i suoi bilanci in attivo e porterei questa politica coem esempio positivo davanti a tutte le Societa' Europee , altro che limitazioni di stranieri quando poi consideri starnieri, come dici bene tu, anche gente che legalmente straniera non e' !
Un saluto e bell'articolo. Si vede che e' scritto con il cuore.
Stefano
Io penso che se si organizzano tornei regionali, se si organizzano tornei nazionali, se si organizzano tornei europei per squadre di club allora si possono ben organizzare tornei europei o mondiali per squadre composte con criteri diversi da quelli del denaro, almeno in parte.
Quindi i campionati del mondo/regionali per nazioni hanno ancora senso, servono per premiare la scuola calcistica migliore.
Certamente che il Brasile ha campionati per club di basso livello, visto che l'export dei giocatori è una voce che addirittura influisce sul bilancio statale ma ha una scuola calcistica di prim'ordine e questo è ben rappresentato nei mondiali.
Trovereste giusto che il Brasile con la quantità di campioni che sforna fosse una nazione dell'importanza calcistica dell'Islanda?
Detto questo se si vuole superare il concetto di "nazionalità" che è molto stiracchiato a causa dell'UE si può ricorrere sia alla "specificità dello sport" come pare si stia facendo adesso, sia al concetto della scuola calcio per cui un giocatore che si forma in una nazione, diciamo a livello giovanile, diventa eleggibile per la rappresentanza "nazionale".
Questo forse renderebbe quelle 7 partite ogni 4 anni un po' più avvincenti
Post a Comment