Pre Man City..ed altro.

Ed eccoci alla partita che aspettavamo con tanta ansia, il Manchester City. Tutto fa pensare che potrebbe essere una partita rivelatrice per le due squadre, in realta' e' solo la nostra quarta di campionato ed abbiamo gia' una sconfitta alle spalle. Conseguentemente sara' importante evitare di perderne un'altra, perche' con 4-5 sconfitte saluti le speranze di vittoria finale. Alcuni osservano che quest'anno potrebbe essere differente, perche' Tottenham, Aston Villa e appunto Manchester City, potrebbero essere seri candidate non solo ai primi 4 posti, ma forse anche per il titolo. Di conseguenza piu' saranno le squadre coinvolte e minori saranno i punti che serviranno per vincere la Premier League.
Io non ne sono tanto convinto, quindi per adesso preferisco limitare il numero di sconfitte. Ecco perche' mi andrebbe bene anche un pareggio in casa dello City, anche se confido in tre punti.
Penso sia possibile perche' sono convinto che siamo decisamente piu' forti dello City e credo che se ripetiamo la prova di 15 giorni fa in casa dello United, 3 punti dovrebbero arrivare.
Manchera' Arshavin. Nota dolente e peso da pagare conseguente alla sosta delle sfide internazionali.
Decisamente il nostro giocatore piu' forte il russo e un'inizio d'anno che era meglio non interrompere.
Tornera' Fabregas. Reduce da un goal in nazionale e da centinaia di articoli comprasi sulla stampa inglese, spagnola e italiana. Lui ha rilasciato un intervista. Semplice e chiara. Le interpretazioni sono state differenti e in molti casi ridicole.
Ad ogni modo voglio segnalare una battuta del nostro manager sulla questione dei giovani che si spostano da una nazione a un'altra per giocare a pallone. Una sua osservazione che avra' fatto infuriare persone come Platini, ma che sono poco discutibili e semplici e chiare, come il cervello fine del nostro manager, che si dimostra sempre, in ogni singola parole che dice, in inglese o in francese, di una cultura e una lungimiranza decisamente inusuale (di conseguenza: fastidiosa..) nel Mondo del calcio.
Ecco (in inglese..) cosa ha detto a chi faceva osservazioni e critiche sul movimento dei giocatori sotto i 18 anni in Europa:

If you have a child who is a good musician, what is your first reflex? It is to put the child into a good music school, not in an average one. So why should that not happen in football?

Mi pare che siano pochi argomenti per controbattere questa affermazione. Ma quando il calcio ne uscira' da stereotipi ultranazionalisti e anacronistici? Sveglia. Lo dico indirettamente all”UEFA o la FIFA e poi direttamente a molti di voi. E' il 2009, quasi 2010...ve ne eravate accorti? Aggiungo... “e siamo in Europa”, che se guardate con attenzione a questa definizione, vuol dire molto, moltissimo...
Buona partita a tutti...