Friday, 20 April 2007

Dein, Wenger, il futuro....

“It’s sad day for Arsenal Football Club”. Con queste parole, Arsene Wenger, ha focalizzato la sua conferenza stampa di ieri, dove ha espresso il suo disappunto per l’uscita (Dimissioni? Licenziamento?) di David Dean.
Questa mattina i giornali si sono divisi in due tipi diversi di analisi, cioe’ quelli che analizzano se Stan Kroenke (Il magnate americano che sta tentando il takeover) ha reali possibilita’ di prendere il controllo della squadra, e quelli che invece sguazzano in mezzo a disastrosi eventi per il team con un Exodus generale tra allenatore e una decina di giocatori.
Sinceramente sarei realmente sorpreso se un uomo che aveva solo il 14% delle azioni possa influenzare cosi tanto da distruggere una squadra intera, sarei sorpreso e sarebbe “una prima volta” nel calcio mondiale (credo).
Notavo che questa seconda fascia di giornali (in cui spiccano il Daily Mirror, il Sun e simili…), nessuno prende in considerazione il resto delle parole di Wenger, dove dice che comunque “possiamo lavorare lo stesso in questo breve tempo, per la campagna trasferimenti futura e che ci serve subito una persona che possa coordinare il lavoro che faceva Dein.”
In poche parole serve un’assunzione importante, detta brevemente e velocemente.
Ad ogni modo io la vicenda la vedo anche in un modo molto piu’ crudo e realistico. Cioe’ personalmente ho un’opinione, che e’ quella di tenere la squadra in mano alla dirigenza attuale e preferire un terzo o quarto posto anche il prossimo anno piu’ che un titolo conseguente a un takeover “americano”, ma e’ anche vero che l’Arsenal esisteva prima di Wenger e Henry ed esistera’ pure dopo. Che vinceva prima e che vincera’ dopo. Insomma alcune considerazioni pessimistiche della stampa mi sembrano decisamente esagerate e in relazione al solo fatto che si crea una notizia esagerata per vendere piu’ copie immediatamente, ma manca totalmente di un’analisi seria e pacata.
Di certo era una cosa di cui non si sentiva il bisogno, ma che non sorprende. Quando dieci anni fa il club decise di diventare il piu’ ricco al Mondo, sapeva anche il rischio che si creava ed ora che siamo il terzo club al Mondo e’ normale che i casini societari (in particolare quelli di stabilita’ dirigenziale) siano aumentati.
Quindi prendiamone i problemi, affrontiamoli e risolviamoli. Nella logica delle cose.

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