Friday, 23 March 2007

L'Arsenal si ritira.

Il prossimo anno l’Arsenal non partecipera’ al campionato di calcio. Lo so, mi duole dirlo, ma senza squadra, senza giocatori, sara’ impossibile presentarsi, cosi la squadra si sciogliera’ e per seguire i nostri beniamini degli ultimi anni, dovro’ decidermi a guardare la Serie A.
Ok, voi adesso pensate che sia impazzito. Ma la verita’ e’ che ho letto la Gazzetta dello Sport degli ultimi tre giorni ed ho scoperto che praticamente se “le squadre italiane vogliono”, a noi non rimane nulla.
Gilberto serve alla Juve, Henry deve decidere solo tra Inter e Milan. Per Fabregas e’ fatta. Giochera’ all’Inter ! Per Lehmann c’e’ il Berlino, etc etc.
E’ ovvio che appena ritorna Van Persie, e segnera’ un goal, allora diranno che pure lui e’ sulla via… Roma o Milano o Torino.
Devo dire che sono “onesti”, in quanto almeno non tirano in ballo squadre tipo Sampdoria o Udinese. Cioe’ almeno hanno la prudenza di non inserire squadre senza soldi sicuri (anche se la Roma mi pare che di soldi ne abbia pochi).
Ad ogni modo le tre top italiane, il prossimo anno (stando alla Gazzetta o al Corriere), riusciranno a fare il miracolo. Cioe’ i migliori di Arsenal, Chelsea, Manchester, Liverpool, Barcellona e Real Madrid, saranno riuniti nelle tre squadre italiane (Milan, Inter e Juventus). Con una Juve che schierera’ Gerrard, Lampard e Gilberto a centrocampo (per esempio) e l’Inter che fara’ il miracolo di far giocare assieme Fabregas e Vieira, cosa non riuscita neppure a Wenger.
Insomma il Chelsea perdera’ l’allenatore, Terry e Lampard sicuri, a quel punto Drogba che ci stara’ a fare? Insomma tutto da rifare per loro. L’Arsenal scendera’ in campo con giocatori di 13-14 anni e il Manchester non ha nessuna potenzialita’ di tenere Cristiano Ronaldo. Gerrard, che ha detto No al Chlesea due anni fa, sarebbe troppo tentato di andare alla Juve (in fin dei conti che importa se non fara’ le coppe? Che importa se dovra’ giocare anziche’ contro le corazzate inglesi, contro Catania, Cagliari, Reggina, etc etc..?!?!
E’ divertente leggere la Gazzetta per tre giorni di fila. Se non lo fai mai non ci credi che sia tutto vero. Lo leggi in giro in rete, te lo dicono gli amici, ma non puoi crederci se non lo vedi con i tuoi occhi, se non leggi realmente come “sembra” che ci credano sul serio.
Ma non puoi crederci che la gente spenda soldi per comprare quel giornale. E poi ne discute al Bar con gli amici e molti ci credono (c’e’ da giurarci). Un Milan che prendera’ Roberto Carlos, Ronaldhino, Henry e terra’ Ronaldo e il resto. Uno spettacolo della comicita’.
Ma la domanda da farsi e’: “perche’ scrivono queste cose?”.
Io credo che sia una questione di auto-celebrazione. Una specie di terapia psichiatrica per dirsi e auto-convincersi che ancora la Serie A sia un campionato in cui sia impossibile dire no per chiunque. Non si vuole dire: “siamo ai margini del calcio”. Non si vuole dirlo, non si vuole farselo dire e bisogna difendere il prodotto che non c’e’ piu’ (e mai c’e’ stato…..).
C’e’ stato un periodo in cui le squadre italiane erano sempre nelle finali europee, ci andavano non solo le tre grandi, ma pure la Sampdoria, il Parma, il Napoli, etc etc..ma erano altri tempi. E’stato un periodo breve e limitato e (per giunta) un periodo in cui inglesi e spagnoli praticamente non c’erano, sia perche’ squalificate (le inglesi), sia perche’ si riformavano i campionati e si ricominciava da zero (Spagnoli e inglesi). Eppure mai ho letto un’analisi di quel periodo che fosse onesta al riguardo. No, mai.
E i risultati si vedono oggi, sono sotto gli occhi di tutti. E la filosofia giornalistica ne sono un segnale piu’ forte dello stato degli stadi, ad esempio.
Ma quello che mi duole e non esserci il prossimo anno. Ahime’…..

6 comments:

Anonymous said...

Io aggiungo che ho letto pure di J. Cole a un passo dalla Fiorentina e di Rosicky alla Roma. Ne vuoi altre?

Anonymous said...

Io non credo che il campionato italiano fosse "il più bello del mondo" o le finali delle coppe europee fossero copie delle finali di Coppa Italia perchè gli altri non c'erano. Credo che all'epoca fosse il più bello perchè c'erano concentrati tutti i migliori giocatori del mondo, con rarissime eccezioni. E questo per un motivo semplicissimo: c'erano un sacco di soldi, ci si spendeva un sacco di soldi, soldi che oggi non ci sono più, e in conclusione ti dico che sono contento così. Non sono troppo fiero di una nazione che si spende troppi soldi nel calcio. I pochi soldi speriamo che facciano aguzzare l'ingegno delle società. Proprio tu Max dovresti apprezzare il fatto che il calcio si faccia con pochi soldi ma tanta passione e inventiva, costruire i giocatori piuttosto che comprarli belli pronti.

Massimo Usai said...

No, non e' cosi. Io sono felice se la mia squadra fa tanti soldi "puliti". Cioe' fa i soldi con il management, con idee, con progettazione mirata. In poche parole e' ben diverso da quelloc he avveniva in Italia (come ben sai).
Il problema e' non aver capito (allora) che i soldi c'erano (e si vinceva) anche per mancanza di avversari. E mentre questi si riformavano e si ricostruivano, i Dirigenti del calcio italiano pensavano che fosse solo forza e potere dei loro soldi. Ma la cosa buffa e' che ancora non l'hanno capito. E i Giornali sembrano fare da cassa amplificante dell'ignoranza che in questo settore all'Italia non la bette forse nessuno.
Insomma, caro Roberto, non ci son soldi ma men che meno "passione e inventiva". Questo e' il problema, secondo me.
Ciao
Max

Anonymous said...

Oramai la Gazzetta non va bene neppur eper pulirisi il culo. Ma l'edizione online e' pure peggio. Ci sono solo gossip e donne nude. Una cagata di giornale che scrive quello che le loro menti pensano. Cioe' nulla.
Il calcio italiano e' morto da anni e si fa finta che non sia cosi. La scorsa settimana stava per diventare allenatore Salvemini!
Ma ti rendi conto? E ieri dicevano che la lotta per Ronaldinho e' solo tra Inter e Milan. Sono ridicoli.

Anonymous said...

Concordo con te sul fatto che non ci siano ne soldi ne passione e inventiva. Infatti il mio è più un auspicio che una constatazione dello stato di fatto, diciamo una speranza. Purtroppo in questo momento il modello vincente in Italia è il modello Inter, quanto di peggio ci possa essere. Ma meno peggio comunque del modello Moggi che imperava fino all'anno scorso (e chissà se ha finito veramente). Comunque per ora si continua a precipitare verso il basso e non ci sono segnali di ripresa. Il pubblico continua a fuggire dal calcio italiano, ma i signori che con il calcio ci hanno fatto i soldi sono sempre lì. Dobbiamo avere pazienza, aspettare che lo scenario attuale crolli definitivamente e quando questi squali saranno andati via, dalle ceneri potremo forse tornare a partecipare allo sport del calcio con piacere. Peccato solo che il movimento non sia in grado di autoriformarsi, senza bisogno del crollo. Sui giornalisti poi non dico nulla, sono persone che hanno risolto la loro vita così, pagano l'università ai figli in quel modo, secondo te vogliono mettere a repentaglio tutto questo per una battaglia di principio?

Massimo Usai said...

Ecco, Roberto, hai colto esattamente il mio pensiero con la tua posizione dei giornalisti. Se la gente tendesse piu' a isolarli che a esaltarli e comprarne i loro giornali, ofrse le cose cambierebbero.
Per me e' uan specie di Mafia. I giornalisti che difendono "i Padroni del vapore" per difendere (in pratica) la loor posizione. Per loro, Giornalisti e Dirigenti, la situazioen attuale e' ottimale. Ogni cambiamento, che sia modello inglese, francese, svizzero o anche un solo "nuovo modello", e' un pericolo. Anzi, e' la certezza della loro emarginazione.
Questo e' quello che piu' me fa pensare. Tu dici: "bisogna aspetatre che cambi", e ti do ragione. Perche' pensare di fare "rivoluzioni" per il calcio sarebbe realmente assurdo e anche stupido. Ma di certo la mia paura (come tifoso) e' che nessuno abbia voglia di cambiare. Purtroppo ho perfino letto posizioni assurde di firme una volta pseudo-rivoluzionarie (Mura, sulla Repubblica, ad esempio..).
Ma speriamo di sbagliarci tutti e che presto le cose cambino sul serio. Sicneramente non so come ma sperare non costa nulla.
ciao
max