
Diciamolo subito: L'Italia ha nettamente meritato di vincere. Verissimo che poteva finire anche con la vittoria teedesca senza nessun scandalo, ma e' vero che l'Italia giocava fuori casa e veniva da una serie di partite penose. Eppure oggi la squadra sembrava un'altra. Forse le difficolta' hanno esaltato una serie di ragazzi che hanno fatto decisamente una partita superiore ai tedeschi. Come osservatore neutrale ho veramente goduto per la prima vera bella partita del Mondiale (per ora si salvava solo Argentina Vs Messico ) e quando nei supplementari sono saltati tutti gli schemi possibili ed immaginari e la partita e' diventata aperta e divertentissima mi sono veramente conciliato con il calcio. Alla Tv inglese ad un certo punto hanno detto: "sarebbe ingiusto che questa partita venga decisa dai rigori, speriamo che uno segni adesso, non importa chi ma deve finire con un goal agli ultimi minuti per rendere epica una grandissima semifinale come questa!"... mai parole sono state piu' precise ed auguranti e dopo meno di 5 minuti e' arrivato il goal italiano. Dopo la partita sono dovuto andare a fare delle cose in giro per Londra (Wimbledon, Putney, Fulham....) ed era pieno di ragazzi con bandiere che festeggiavano la vittoria.
Io ho seguito con una certa attenzione il nostro portiere e sono veramente felice della sua partita. Battuto solo da un goal perfetto su cui nessuno poteva fare nulla. Se devo muovere una critica alle due squadre oggi e' che gli attacchi da entrambe le parti erano di uan pochezza assoluta e se si e' arrivati senza goal fino alla fine e' solo colpa loro.
Ora la seconda semifinale dove ho la mia squadra da tifare (finalmente, anche se vedere una semifinale senza tifare nessuno e' meglio, ci si diverte di piu' e non si rischia nessun infarto: ne di gioia ne di dolore.) e si vedra' chi domenica sfidera' l'Italia in questa finale imprevista che oramai ci attendiamo. Un'ultima cosa: spero che se l'Italia vincesse il Mondiale non ci sia veramente qualche pazzo che poroponga veramente l'aministia nella Serie A.
4 comments:
Niente amnistia, non ti preoccupare.
Bello il tuo blog. Io i Mondiali li seguo dalla Germania, dove vivo...
Anche i media tedeschi hanno parlato di una grandissima finale e - in specie la TV di Stato - hanno attestato agli Azzurri un pizzico di superiorità sulla squadra di Klinsmann. Ora per l'Italia si tratta solo di ripetersi domenica...
Ma se si continua a parlare di amnistia (anche se dal punto di vista di chi non la vuole) si fa il gioco di chi la vuole.Perchè se nasce per primo il partito di chi non la vuole, poi automaticamente nasce il partito avverso e poi si finisce per contarsi, si finisce per mediare. Perchè parlare di amnistia per pene che non sono ancora state comminate? L'amnistia non ci deve essere e non ci deve essere così tanto che non deve neppure essere ventilata, neppure evocata lontanamente. Non ci deve essere perchè le persone coinvolte prima di tutto hano commesso colpe troppo gravi, secondo le hanno reiterate consapevoli della loro gravità, terzo ancora oggi tentano di sfuggire vigliaccamente al giudizio cui sono sottoposti con sotterfugi meschini (vedi dimissioni varie a tempo per non essere considerati tesserati). Insomma questi hanno commesso roba grave e vorrebbero continuare, perchè questi sono così, sono delinquenti, questi con lo sport non c'entrano niente, e dunque devono essere messi fuori. Allora, per favore basta parlare di amnistia e godiamoci l'unico calcio che conta, quello del campo.
E' facile parlare dopo una vittoria così entusiasmante ma, per chi ha
seguito questa squadra fin dalle qualificazioni, questo risultato non è
tanto una sorpresa quanto una conferma. Il trend negativo di un'Italia
concreta ma noiosa e incapace di vincere si era infatti invertito già da
tempo ed il merito è stato senza dubbio di Marcello Lippi.
Nonostante le critiche, le convocazioni sono state sempre trasparenti e
rispettose dei valori espressi in campionato e così, hanno vestito la
maglia azzurra decine di giocatori interessanti, ognuno utile e con un
ruolo ben preciso, fino alla scelta finale di un gruppo estremamente
omogeneo.
Il cammino in Germania è stato praticamente perfetto. Un solo goal
subito (autogoal), una sola partita sofferta, con l'Australia (ma
nemmeno più di tanto) ed il resto sono 2-0 e 3-0 che poco lasciano agli
avversari.
Lippi è riuscito a costruire una squadra che vince e entusiasma e non si
basa sul singolo. Quando un allenatore capisce che i suoi solisti hanno
dei problemi può vincere solo se ha costruito un buon team e l'Italia
dei dieci diversi marcatori e dei sei attaccanti ha dimostrato di esserlo.
Il grande Brasile ha fallito insieme alla sua parata di attori
pubblicitari, troppo impegnati a fare il paso doble per capire che
Zidane li stava rispedendo a casa senza troppi complimenti.
L'Inghilterra del centrocampo stellare ha fatto poco più di una
comparsata con un solo attaccante degno di questa definizione, lasciato
solo come un cane a prendere botte da squadre mediocri. L'Argentina,
talento da vendere all'ingrosso, ha buttato una coppa che sembrava
davvero alla sua portata, resuscitando la Germania con una tattica
suicida, dimenticandosi i suoi talenti migliori in panchina.
L'Italia ha avuto il coraggio di vincere, ha avuto il coraggio di
mettere Iaquinta e Del Piero e non Barone e Oddo, al posto di Camoranesi
e Perrotta. Ha avuto il coraggio, ai supplementari, di portare Grosso e
Zambrotta al tiro, quando tanti altri si sarebbero passati la palla in
difesa aspettando i rigori.
La partita di ieri è stata una di quelle che non si dimenticano. Il
gioco, il risultato, le prestazioni individuali. Toni che si tiene la
squadra sulle spalle per 80 minuti, Gattuso e Cannavaro che erigono un
muro invincibile, Pirlo che, nonostante molti appoggi sbagliati,
riprende le chiavi del gioco negli ultimi 30 minuti e stende i tedeschi.
E poi Lippi. Ieri il nostro allenatore ha compiuto un vero e proprio
capolavoro tattico, tenendo i terzini in difesa quando bisognava
contrastare Lahm e Odonkor, fino a trasformare la squadra in 3-4-3
quando Camoranesi era stanco per correre sulla fascia. Pirlo regista
arretrato per dare una mano su Ballack e poi, quando Totti era sulle
gambe ed il capitano tedesco uno spauracchio, faro di centrocampo per
l'assalto finale.
Una partita che non si dimenticherà perchè non è finita ai rigori,
perchè non ha visto giocatori perdere tempo o cadere in terra al primo
contatto, perchè è stata arbitrata in modo eccelso (a parte una strana
decisione che ha concesso una punizione dal limite ai tedeschi quando il
fallo, assolutamente inesistente, era stato commesso da Cannavaro in
piena area).
Italia - Germania 2:0, aspettiamo il dvd e le foto di Grosso in lacrime
dopo il goal.
Enrico
L'amnistia fa paura anche a me....
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