Siamo alla comiche. L'ostinazione dell'UEFA e della FIFA, nel cercare di imporre un numero giocatori di nazionalita' conforme al campionato che si gioca, ha orami del comico.
Sinceramente non so piu' cosa pensare, anche perche' molte persone sono d'accordo e non capisco cosa ci sia da essere d'accordo con queste posizioni anacronistiche e inutili. Quando 20 anni fa c'erano i limiti dei tre e poi cinque stranieri, tutti si lamentavano, ed ora succede al contrario. Ma quello che mi stupisce e' che un europeo continui a considerare straniero , nemico, avversario, uno della sua stessa “nazione”. Un cittadino francese, italiano, inglese, spagnolo, etc etc...si puo' muovere tranquillamente in tutta europa per lavoro e trova in tutta europa la stessa assistenza sanitaria, la stessa garanzia pensionistica, la possibilita' di votare in ogni comune lui risieda, etc etc, pero' per il calcio pare che questo sia un problema basilare.
Il tutto 'e legato alle nazionali di calcio e la Fifa ha sempre piu' paura che la gente si disaffezioni al suo gioiello economico, alla sua risorsa principale, al suo organo di potere e politica: i Mondiali o qualunque campionato per nazionali che si svolge nel Mondo.
Anche in Inghilterra e' in corso una campagna contro i troppi stranieri, la motivazione e' legata all'eliminazione della nazionale dagli europei.
Banalmente potrebbe apparire una soluzione, ma basterebbe guardare gli anni precedenti di ogni nazione, e facilmente si nota che successi o fallimenti, di qualunque nazionale vogliate parlare, non sono di certo legate ne ai numeri di “nativi” che partecipano ai campionati, neppure ai troppi che giocano all'estero e neanche al numero di calciatori totali o abitanti di tale nazione.
Pero' questi ragionamenti sono di facile presa, possono parteciparci tutti e raccolgono facili consensi. Per fortuna il Mondo “reale” se ne frega delle posizioni di questi malati di nazionalismo e queste regolamenti voluti da gente di scarso profilo culturale come Platini o Blatter, troveranno sempre un ostacolo reale che sono “la Legge”, “la logica” e quello che volete.
E' un poco coem la storia che ogni tanto leggo sul fatto che noi dobbiamo avere piu' inglesi in squadra o l'Inter piu' italiani.... ma sinceramente, chi se ne frega?
Voglio dire, parlando di noi, se l'inglese e' Rooney o Gerrard, a me sta bene, ma se e' Bridge o altri dieci della nazionale, mi dite che cosa c'e' ne facciamo?
Siamo l'Arsenal, squadra con sede a Londra, che si muove per tutta Europa senza piu' mostrare documenti vari, perche' in Europa c'e' la libera circolazione, delle persone e delle cose, di conseguenza siamo piani di Europei e alcuni stranieri, e gli stranieri sono i brasiliani, quelli della Costa d'Avorio, ma non i francesi o gli olandesi e spagnoli.
Cari miei, questo concetto deve essere sempre alla base di ogni ragionamento, dovrebbe esserlo da anni e non solo nello sport.
Per giunta per vincere un campionato di calcio servono tre regole basilari: trovare giocatori forti e abili per vincere il campionato, spendere poco, il meno possibile per cio' e farlo in base alle regole e leggi esistenti.
L'Arsenal fa tutto questo e lo fa con soldi “puliti”, soldi che arrivano da una delle basi di tifosi piu' consistenti d'Europa, gente fedele al marchio “Arsenal” e non con soldi che arrivano in modo equivoco dalla Russia o che sono frutto di Dittature in Thailandia o frutto di Mafia e corruzione politica in Italia (ogni riferimento al Chelsea, Manchester City e Milan e' puramente casuale....!!).
L'idea di 5 locali e 6 stranieri della UEFA e FIFA, e' quindi una cosa anacronistica se per stranieri si considerano gia' quelli fuori dal proprio comune, che si occupino di certe investimenti sporchi nel calcio, casomai. Oppure della mafia che si occupa di giocatori argentini e spagnoli che arrivano a flotte (grazie a regolamenti compiacenti) in Spagna e Italia, casomai. Oppure che si occupino della questione morale dell'attrezzatura sportiva fornita dagli sponsor principali del calcio, la Nike e l'Adidas. Dove costruiscono palloni, magliette, ect etc e con quali condizioni economiche e di sfruttamento. Che sono veramente una vergogna per il calcio, molto di piu' di avere in una squadra europea piu' francesi che tedeschi se la squadra e di Monaco o piu' spagnoli che italiani se questa e' di Milano.
Io vado allo stadio per vedere il miglior calcio possibile e non pago per vedere “calcio qualunque”, ma pago 50 sterline a partita (cosi costano i biglietti per l'Arsenal) per vedere il meglio possibile, e che quelli in campo siano di Islington o di Parigi, poco mi importa. Mi interessa solo che sia il meglio che la mia squadra possa offrire. Non esistono barriere del tifo e non capisco perche' debbano esistere barriere ai giocatori. Per giunta tutti abbiamo fatto la battaglia contraria per decenni, ed ora a tornare indietro non ci sto.
Domani saro' all'Emirates per vedere Bruce Springsteen, e non mi pongo la nazionalita' ne sua ne di chi suona, mi interessa che tutti facciano un ottimo spettacolo, ed e' la stessa identica cosa nel calcio. Buttatele nel cesso queste bandiere nazionali, prendete esempio proprio dall'Arsenal, che lo scorso anno ha vietato ai tifosi di portare bandiere nazionali durante le partite, perche' l'Arsenal non e' l'Inghilterra o la Francia, l'Italia o la Spagna. E' l'Arsenal. Spero sia chiaro il concetto. Speriamo di non doverci mai piu' tornare sopra. Sperando che Blatter e Platini capiscano cosa sia il progresso dei popoli, le loro culture e le loro leggi. E si sgancino da questo “fascismo mentale” che li avvolge da sempre.
Per riparlare velocemente di calcio vero, ieri sera mi sono visto Inghilterra vs USA, l'ho fatto mentre leggevo e forse per questo la partita mi sembrava piu orrenda di quanto forse era. Attendevo l'ingresso di Walcott che invece non c'e' stato. Meglio cosi , almeno non ha rischiato di farsi male. Ma probabilmente ora giochera' titolare sabato nell'amichevole a Trinidad e Tobago.
Intanto per il mercato calcistico, provo a copiare e incollare, una raccolta di gossip presi dalla stampa. Da prendere per buoni al 10% quando va bene.
Sinceramente non so piu' cosa pensare, anche perche' molte persone sono d'accordo e non capisco cosa ci sia da essere d'accordo con queste posizioni anacronistiche e inutili. Quando 20 anni fa c'erano i limiti dei tre e poi cinque stranieri, tutti si lamentavano, ed ora succede al contrario. Ma quello che mi stupisce e' che un europeo continui a considerare straniero , nemico, avversario, uno della sua stessa “nazione”. Un cittadino francese, italiano, inglese, spagnolo, etc etc...si puo' muovere tranquillamente in tutta europa per lavoro e trova in tutta europa la stessa assistenza sanitaria, la stessa garanzia pensionistica, la possibilita' di votare in ogni comune lui risieda, etc etc, pero' per il calcio pare che questo sia un problema basilare.
Il tutto 'e legato alle nazionali di calcio e la Fifa ha sempre piu' paura che la gente si disaffezioni al suo gioiello economico, alla sua risorsa principale, al suo organo di potere e politica: i Mondiali o qualunque campionato per nazionali che si svolge nel Mondo.
Anche in Inghilterra e' in corso una campagna contro i troppi stranieri, la motivazione e' legata all'eliminazione della nazionale dagli europei.
Banalmente potrebbe apparire una soluzione, ma basterebbe guardare gli anni precedenti di ogni nazione, e facilmente si nota che successi o fallimenti, di qualunque nazionale vogliate parlare, non sono di certo legate ne ai numeri di “nativi” che partecipano ai campionati, neppure ai troppi che giocano all'estero e neanche al numero di calciatori totali o abitanti di tale nazione.
Pero' questi ragionamenti sono di facile presa, possono parteciparci tutti e raccolgono facili consensi. Per fortuna il Mondo “reale” se ne frega delle posizioni di questi malati di nazionalismo e queste regolamenti voluti da gente di scarso profilo culturale come Platini o Blatter, troveranno sempre un ostacolo reale che sono “la Legge”, “la logica” e quello che volete.
E' un poco coem la storia che ogni tanto leggo sul fatto che noi dobbiamo avere piu' inglesi in squadra o l'Inter piu' italiani.... ma sinceramente, chi se ne frega?
Voglio dire, parlando di noi, se l'inglese e' Rooney o Gerrard, a me sta bene, ma se e' Bridge o altri dieci della nazionale, mi dite che cosa c'e' ne facciamo?
Siamo l'Arsenal, squadra con sede a Londra, che si muove per tutta Europa senza piu' mostrare documenti vari, perche' in Europa c'e' la libera circolazione, delle persone e delle cose, di conseguenza siamo piani di Europei e alcuni stranieri, e gli stranieri sono i brasiliani, quelli della Costa d'Avorio, ma non i francesi o gli olandesi e spagnoli.
Cari miei, questo concetto deve essere sempre alla base di ogni ragionamento, dovrebbe esserlo da anni e non solo nello sport.
Per giunta per vincere un campionato di calcio servono tre regole basilari: trovare giocatori forti e abili per vincere il campionato, spendere poco, il meno possibile per cio' e farlo in base alle regole e leggi esistenti.
L'Arsenal fa tutto questo e lo fa con soldi “puliti”, soldi che arrivano da una delle basi di tifosi piu' consistenti d'Europa, gente fedele al marchio “Arsenal” e non con soldi che arrivano in modo equivoco dalla Russia o che sono frutto di Dittature in Thailandia o frutto di Mafia e corruzione politica in Italia (ogni riferimento al Chelsea, Manchester City e Milan e' puramente casuale....!!).
L'idea di 5 locali e 6 stranieri della UEFA e FIFA, e' quindi una cosa anacronistica se per stranieri si considerano gia' quelli fuori dal proprio comune, che si occupino di certe investimenti sporchi nel calcio, casomai. Oppure della mafia che si occupa di giocatori argentini e spagnoli che arrivano a flotte (grazie a regolamenti compiacenti) in Spagna e Italia, casomai. Oppure che si occupino della questione morale dell'attrezzatura sportiva fornita dagli sponsor principali del calcio, la Nike e l'Adidas. Dove costruiscono palloni, magliette, ect etc e con quali condizioni economiche e di sfruttamento. Che sono veramente una vergogna per il calcio, molto di piu' di avere in una squadra europea piu' francesi che tedeschi se la squadra e di Monaco o piu' spagnoli che italiani se questa e' di Milano.
Io vado allo stadio per vedere il miglior calcio possibile e non pago per vedere “calcio qualunque”, ma pago 50 sterline a partita (cosi costano i biglietti per l'Arsenal) per vedere il meglio possibile, e che quelli in campo siano di Islington o di Parigi, poco mi importa. Mi interessa solo che sia il meglio che la mia squadra possa offrire. Non esistono barriere del tifo e non capisco perche' debbano esistere barriere ai giocatori. Per giunta tutti abbiamo fatto la battaglia contraria per decenni, ed ora a tornare indietro non ci sto.

Per riparlare velocemente di calcio vero, ieri sera mi sono visto Inghilterra vs USA, l'ho fatto mentre leggevo e forse per questo la partita mi sembrava piu orrenda di quanto forse era. Attendevo l'ingresso di Walcott che invece non c'e' stato. Meglio cosi , almeno non ha rischiato di farsi male. Ma probabilmente ora giochera' titolare sabato nell'amichevole a Trinidad e Tobago.
Intanto per il mercato calcistico, provo a copiare e incollare, una raccolta di gossip presi dalla stampa. Da prendere per buoni al 10% quando va bene.
- Arsenal have sealed the signing of midfielder Samir Nasri from Marseille for £12.5m. (Daily Telegraph)
- Barcelona are ready to move for Arsenal midfielder Alexander Hleb. (Various)
- Arsenal are leading the race to sign Wolves's highly rated goalkeeper Wayne Hennessy. (Daily Mirror)
- Norwich and Crystal Palace are keen to sign Arsenal youngster Gavin Hoyte, 17, on a season-long loan(The Sun, Daily Star)
- Arsenal striker Robin van Persie has warned the club they face losing their best players unless they alter their wage structure. (Various)
4 comments:
massimo la cosa strana è che wikipedia, versione inglese e versione francese danno già come giocatore dell'Arsenal l'"ex compagno" di ribery, inserendolo nella nostra rosa, quindi oggi credo ci possano essere sviluppi
me lo auguro rvp11, sarebbe un bel modo per chiudere la settimana.
Sono anche convinto che almeno altri due nuovi arriveranno prima della partenza degli europei.
ciao
lo spero, e secondo me i nomi giusti sarebbero barry e richards, anche se alla fine credo che accadrà la composizione della coppia dei fratelli tourè, con hleb al barcellona
Siamo sicuri al 100% che Richards valga i soldi che chiedono? L'ultima volta hanno detto 20 milioni di sterline. Io penso che sia un prezzo esagerato. Mentre prima di barry io prenderei un YaYa Toure', che ha esperienza internazionale, e' piu' giovane e il suo costo e' il 50% dell'inglese.
Per quanto riguarda il tuo pezzo di oggi, devo dire che concordo al 200%. Tutta questa montatura sulla nazionalita' dei giocatori interessa veramente solo la Fifa e probabilmente i motivi sono quelli che dici tu. Hanno paura dei grossi club e della loro potenza ed hanno paura che un campionato per club possa toglierli il potere che loro hanno al momento con le manifestazioni internazionali per Nazioni.
Ad ogni modo esiste una Legge Europea e non credo sara' facile per loro sconfiggerla.
Stefano
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