Thursday, 1 November 2007

Fabregas: a short story.

Dovrebbe essere una storia breve. Alla fine stiamo parlando di un ragazzo appena 20enne, ma invece la storia di Fabregas e’ gia’ bella ricca e piena di spunti e notizie.

Ed allora vediamo tutto dall’inizio.

E’ l’estate del 2002, e un timido 15enne della vicina Vilessoc de Mar, approda in prova al Barcellona. Nel club spagnolo c’e’ poca attenzione per il ragazzo ma lui si sente pronto per dimostrare qualcosa. Chiede assicurazioni al club ma nessuno ci sente. A quel punto il suo procuratore amico, sa chi puo’ avere la pazienza di vederlo e (se fosse il caso) di darli la chance che Cesc cerca e sente di meritare subito.

Comunque e’ facile dimenticare che Cesc e’ solo un ragazzo. Lo noti leggendo i giornali in questi ultimi due-tre mesi. Tutti lo onorano o tutti gli vanno addosso se esce prima della barriera (come la partita con il Liverpool). In questi casi leggi commenti come se stessero parlando di gente con 20 anni d’esperienza, ma si dimenticano che “e’ solo un ragazzo”.
Ed e’ sempre quel ragazzo che viene fotografato uscendo dallo stadio di Higbury dopo al sua prima rete in maglia del Gunners, con un Ovo Kinder e una Coca-cola che corre per prendere il bus per casa.

Sembrano passati secoli ma e’ solo 4 anni fa. In quel tempo Ferguson era convinto di aver trovato un’ottimo giocatore in Djemba-Djemba, e che James Beattie poteva guidare la Nazionale inglese ai Mondiali, per giunta il Newcastle era appena arrivato terzo in campionato e l’Arsenal era Campione con nessuna sconfitta all’attivo e una partenza a razzo (8 su 8) che faceva presagire un nuovo trionfo.

Vieira era intoccabile e si guardava e leggeva di questo spagnolo piccolo e giovanissimo, come di un possibile buon ricambio nell’arco di 4-5 anni.

Ma Cesc aveva lasciato la Spagna e la sua squadra del cuore, perche’ sapeva che poteva “dare subito”, per giunta gli osservatori speciali di Wenger avevano portato dei report entusiastici a cui pareva quasi impossibile credere. Anche perche’ stava al Barcellona e pareva impossibile che quei rapporti fossero cosi diversi con quelli dei tecnici della squadra catalana.

Sull’arrivo di Fabregas a Londra, sul motivo per cui sia qua e sulle leggi che lo permettono, si e’ sempre fatta molta filosofia da quattro soldi. Ogni Nazione ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ad esempio in Spagna ogni sudamericano puo’ giocare direttamente e in breve tempo diventare “spagnolo” a tutti gli effetti, questo e’ un vantaggio di non poco conto, oltreche’ hanno una legge speciale sui lavoratori stranieri che (ancora per qualche anno) permette di pagare un giocatore molto di piu’ degli altri Paesi spendendo nel totale (quando metti le tasse) meno degli altri.

E questi sono solo alcuni esempi. Ma il Barcellona non dovrebbe chiedersi questo, dovrebbe dire: “come noi non abbiamo visto le sue potenzialita’?”, in fin dei conti non serviva un contratto, bastava metterlo nel giro della prima squadra e lui non sarebbe andato via.

Invece l’11 Settembre del 2003 arriva Londra e firma un contratto per due anni. Un contratto molto basso, solo 2mila sterline al mese (come prevede la Legge inglese) e l’Arsenal lo mette all’interno della sua scuola calcio dove e’ come un Campus Universitario, con cuoca a disposizione, lavattoi etc etc…

Non sempre si e’ parlato di questa scuola ma un giorno vedro’ di rimediare.

Intanto dopo 6 settimane di allenamento, A. Wenger rimane cosi impresso di questo ragazzino che decide di buttarlo dentro il 28 Ottobre dello stesso anno. La partita e’ quella con il Rothertham per la Carling Cup. Quella sera c’ero e ricordo quando entro’ in campo come lo speaker disse : “signori, un momento importante, entra nell’Arsenal Cesc Fabregas, il piu’ giovane calciatore di sempre a vestire la maglia del Gunners in competizione ufficiale”. Ci fu un boato enorme, ma la partita la vincemmo solo ai rigori dopo una sequenza infinita (13-12, mi pare di ricordare…) e l’eroe della serata fu Wiltord (gia’, lui….).

Nei giorni successivi si parla di questo record ma nulla di piu’. Si dice “e’ bravo”, in allenamento e’ spaventoso, ma alla prova dei fatti ancora non si sa nulla. Nel turno successivo di Carling Cup segna anche una rete. “il piu’ giovane giocatore dell’Arsenal a segnare una rete in competizioni ufficiali”. E’ una rete di misera fattura. Un tap-in semplice a porta vuota. E’ contento, ma non sa come esserlo, a dire il vero.

Piano piano prende confidenza e Wenger coraggio. Lo porta in panchina, lo fa esordire in prima squadra e poi accade che pure la fortuna da una mano. Vieira si fa male, molto male. Da allora non si e’ mai ripreso completamente da quell’infortunio, e Wenegr prova diverse soluzioni, c’e’Edu, per esempio, ha esperienza e nazionale brasiliano, ma ogni tanto inserisce pure questo ragazzino che nel suo primo anno impressiona tutti ma anche tutti dicono “he is just a boy”. Ma nell’estate del 2005 ecco arrivare la svolta. Edu vuole spazio sicuro e un rinnovo del contratto consistente in numero di anni, puoi chiedere tutto a Wenger ma non toccare questo argomento, cosi Edu parte. Inizia la preparazione ma Wenger non e’ contento della froma di Vieira, chiaramente non e’ ok. Arriva una proposta della Juventus.

Non si sa cosa sia realmente accaduto, ma e’ probabile che Wenger abbia parlato a quattro occhi al sua caro amico Patrick e gli abbia illustrato bene la situazione: “guarda, io ho un ragazzino fenomenale, che non voglio bruciare, tu hai 29 anni, arriva una proposta interessante e conosci la tua situazione fisica. Facciamo l’affare entrambi, noi e tu”.

Questo non so se siano le parole esatte, ma sta di fatto che mai separazione e’ stata piu’ d’amore di questa. Vieira negli ultimi anni e’ stato piu’ presente allo stadio dell’Arsenal a vedere le partite che a Torino o Milano in campo!.

Ad ogni modo il 14 Luglio 2005 Vieira firma per la Juventus e il giorno dopo Cesc riceve la maglia N.4 .

E’ un segnale forte. Gioca bene, gioca forte, ma in campionato, per un motivo o per un altro, le cose non vanno benissimo.

Ma c’e’ la consolazione coppe. Quella bella e grande dei Campioni. L’Arsenal sembra un’altra squadra, difesa solida e precisa, attacco fulminante e assassino.

Passiamo i gironi ed e’ subito Real Madrid. Prestazione da incorniciare in Spagna e vittoria pesante che poi non verra’ modificata al ritorno.

Ma la partita simbolo e’ quella in casa con la Juventus. Quella partita la Juventus l’aveva gia’ persa prima di iniziarla. Cesc sapeva che se voleva che la stampa la finisse di scrivere “avete fatto male a mandare via Vieira, vi manca esperienza, etc. etc..”, quella era la PARTITA che serviva.
Per Cesc era la sua personale finale dei Mondiali, per Wenger era la sua credibilita’ o meno di stare all’Arsenal a lungo. Erano anche gli ultimi mesi di Highbury, non si poteva perdere, per nulla al Mondo.
Ed infatti cosi fu. L’Arsenal gioco la sua partita perfetta, mandando in confusione l’esperta squadra italiana, ma quello che piano piano si rendeva conto della sconfitta era proprio Vieira. Fabregas gli gioco’ contro mettendo a frutto tutti i segreti che gli aveva regalato in due anni di allenamento. Per uno strano scherzo della sorte Vieira sembrava una creatura di Cesc e non il contrario.

Quella fu la partita simbolo. Fu un quarto di finale tra un uomo e un ragazzino, mentre tutti pensavano che fosse tra Arsenal e Juventus !

Lo scorso anno, a soli 18 anni, Fabregas fa i Mondiali con la sua Spagna , ed anche in quel caso risulta essere il piu’ giovane giocatore spagnolo di sempre in nazionale.

A giugno vince il premio come “giocatore dell’anno” dei Gunners e si piazza secondo come miglior giovane della Premier, dietro C. Ronaldo. Quest’anno quel titolo sara’ suo.

Intanto e’ partito il nuovo anno, dal 13 Agosto l’Arsenal gioca partite ufficiali ed e’ alla rete N.10 in tre mesi. Lui che e’ un centrocampista ha messo in fila anche tutti gli attaccanti.

Quello che sara’ piu’ avanti lo dira’ la storia e la cronaca. Per ora, di certo, e’ uno dei 20enni piu’ forte al Mondo, forse il piu’ forte. Anzi, senza forse.

3 comments:

Anonymous said...

cesc è 1 fenomeno la gente oggi parla dei vari nani,ronaldo o messi per carità tutti bravi ma nessuno per fortuna devo dire si è accorto di lui che alla sua giovane età ha già combattuto battaglie contro leoni come il suo ex maestro vieira,zidane,gerrard,lampard Ecc....ed è sempre uscito vincitore contro tutti assolutamente straordinario beh se l'Arsenal nella sua storia ha visto stelle di prima grandezza a guidare il suo centrocampo adesso ne sta ammirando 1 che brilla adesso e brillerà nel futuro ovviamente sempre cn 1 maglia addosso 1 certa maglia bianca e rossa cn 1 cannone ricamato sul petto....

he is only twenty and he is the best in the world.....absolutely foboulos!!!!!!!!

Roberto Spina said...

meno male che è short.....

Anonymous said...

Spettacolo. Bellissimo pezzo. Blog sempre migliore. Come la squadra.
Ciao
Marco